(ANSA) – ROMA, 18 LUG – ”In una riunione del 2008 e’ stata decisa la crisi europea, per evitare che il biglietto verde crollasse. Gli sciacalli hanno puntato tutto sui Credit Default Swaps”. La crisi dell’Euro? E’ una attacco degli Usa per evitare il suo crollo. Sembra una crisi ma e’ una guerra finanziaria. E’ Webster Tarpley, uno dei piu’ acuti e puntuti analisti americani a tracciare questo scenario intervistato dal sito wwww.cadoinpiedi.it <http://wwww.cadoinpiedi.it/>.
Tarpley conosce bene l’Italia essendoci vissuto a lungo ed e’ un osservatore di grande indipendenza e paladino delle battaglie contro tutte le oligarchie. A cominciare da quelle finanziarie. In Italia sta per uscire il suo ultimo volume ”Obama dietro la
maschera: golpismo mondiale sotto un fantoccio di Wall Street”.
L’analista americano indica come data di inizio di questo attacco all’euro il febbraio 2010, ”quando il Wall Street Journal pubblico’ un servizio su una cena cospiratoria (8 febbraio) tenuta nella sede di una piccola banca d’affari specializzata, la Monness Crespi and Hardt, alla quale parteciparono persone di grande influenza. In quell’occasione si cercavano strategie per evitare un’ondata di vendite di dollari da parte delle banche centrali ed il conseguente crollo del dollaro. L’unica maniera per rafforzare il biglietto verde
passava attraverso un attacco all’euro le cui compravendite ammontavano circa a mille miliardi (one trillion) al giorno: impossibile pensare ad un attacco frontale contro una moneta cosi’ forte. Quindi, gli sciacalli degli hedge funds di New York – fra cui anche certi protagonisti della distruzione di Lehman Brothers – hanno cercato i fianchi piu’ deboli del sistema europeo e li hanno individuati nei mercati dei titoli di stato (government bonds) dei piccoli paesi del meridione europeo e comunque della periferia – Grecia e Portogallo”.
‘Per aumentare il potere distruttivo di questi attacchi speculativi, si usa una forma di derivati che si chiamano Credit Default Swaps (Cds) – detti talvolta derivati di assicurazione. Con pochi soldi si puo’ scatenare un effetto notevole al ribasso”. Nella intervista a Stefania Limiti Tarpley spiega ancora: ”Si tratta di un tentativo di esportare la depressione economica mondiale verso l’Europa, creando un caos di piccole monete che saranno facile preda alla speculazione, a differenza dell’euro che e’ abbastanza forte per potersi difendere. Si tratta di scaricare la crisi sull’Europa, sempre con l’idea di indebolire a tal punto l’euro da impedire a questa moneta di fungere da riserva mondiale accanto al dollaro o al posto del dollaro”, rimarca Tarpley. E Tarpley, che motiva gli attacchi
americani a Berlusconi anche con la sua indipendenza energetica, dice che la ventata speculativa che ha colpito l’Italia e’ legata alla crisi degli Usa che ai primi di agosto rischia la bancarotta. C’erano coloro -spiega Tarpley- che ”volevano seminare panico in Italia per avere piu’ opzioni nell’eventualita’ di una bancarotta nazionale USA alla vigilia
di Ferragosto che potrebbe scaturire dal rifiuto dei Repubblicani reazionari del Tea Party di aumentare il limite massimo dell’indebitamento dello Stato americano. In quel caso, l’unico aiuto per il dollaro sarebbe un tracollo contemporaneo
dell’euro, che potrebbe benissimo cominciare dall’Italia”. (ANSA).
Per il testo completo dell’intervista:
http://www.cadoinpiedi.it/2011/07/17/attacco_alleuro_per_tutelare_il_dollaro.html#anchor